Programmazione educativa collegiale

1. Premessa e Finalità del Progetto Educativo di Istituto

La nostra è scuola dell’obbligo, quindi formativa ed orientativa, perciò intende favorire una visione positiva della realtà oggettiva e soggettiva, guidando i ragazzi alla dimensione solidale della vita, sorretta da motivazioni ideali, spirituali o religiose, criticamente accettate.
Noi nel triennio delle medie impostiamo il cammino della formazione permanente.
Seguendo la scansione in quattro punti focali coerenti col nostro Progetto Educativo e con la Costituzione della nostra Repubblica, le finalità generali della scuola sono:

La formazione dell’uomo e del cittadino.
La scuola deve concretamente fornire al ragazzo la possibilità di riconoscere le varie componenti della propria personalità e di farne esperienza. Perciò l’organizzazione delle attività, lo stile partecipativo dei rapporti personali, la qualità degli insegnamenti devono rendere esplicite allo studente le diverse direzioni di sviluppo della persona a livello etico, operativo, intellettuale, estetico, ludico, religioso.

Collocazione nel mondo
La scuola è attenta a guidare il ragazzo alla scoperta della società reale e attuale, evidenziandone la complessità e l’interdipendenza a livello economico, politico, culturale, informativo.
Sarà attenta a fornire al ragazzo gli strumenti per comprendere i nuovi linguaggi dei mass media e degli audiovisivi che tanta influenza hanno e che tanto tempo occupano nella vita contemporanea.
Lo studente avrà così l’opportunità sia di superare comportamenti intolleranti e pregiudizi basati sull’ignoranza sia di aprirsi ad una visione realisticamente solidale dei rapporti tra singoli, tra gruppi, tra nazioni.

Capacità di orientare
La scuola guida il ragazzo alla scoperta delle sue caratteristiche ed attitudini, per valorizzarle con scelte conseguenti sia nella attività scolastica attuale sia nel rendere coscienti e motivare le scelte che lo attendono al termine del triennio. All’interno della comune e progressiva azione educativa svolta da tutte le componenti della scuola, valenza particolare acquistano l’educazione alla salute, l’educazione stradale, l’educazione civica, l’educazione estetica, l’educazione religiosa, che con attività trasversali a tutte le discipline e orientano il preadolescente ad un corretto rapporto con se stesso e con le realtà esterne: cose e persone.

Essere Secondaria di primo grado all’interno del primo ciclo
Perciò non è finalizzata alle superiori o al diploma, ma a dare una base adeguata a ogni singolo, perché possa proficuamente proseguire sul cammino di una formazione progressiva e permanente commisurata alle sue capacità e aspirazioni.

2. Verifica e trasparenza: gli obiettivi educativi

Il collegio docenti ha tradotto le finalità in obiettivi educativi, cioè in comportamenti concreti, che si possono controllare, favorire e anche verificare periodicamente.
La scelta comporta un lavoro burocratico non richiesto dalla normativa vigente, ma ritenuto dalla Scuola Media del Sacro Cuore fondamentale per definire sia gli ambiti sia il lessico sia gli standard attesi e condivisi da scuola e famiglia nel Patto di Corresponsabilità Educativa a favore dei ragazzi.
La valutazione collegiale dei sei aspetti sotto elencati comparirà nel Documento di Valutazione (Scheda o Pagellina) Giudizio complessivo ad integrazione della valutazione disciplinare in decimi.
La valutazione è espressa in modo descrittivo.
Il presente documento, base di lavoro dei docenti in sede di Scrutinio intermedio e finale, è consegnato alle famiglie perché:

  • Conoscano il quadro generale dei comportamenti ritenuti significativi dalla scuola
  • Abbiamo la possibilità di comprendere a pieno il valore del Giudizio complessivo, potendo comparare la definizione utilizzata con l’intera gamma delle definizioni possibili.
  • Si confrontino con i docenti, durante i colloqui, avendo la possibilità di andare oltre il valore numerico, che indica il livello delle abilità, conoscenze e competenze misurato in ogni disciplina.
  • Possano offrire suggerimenti e contributi per integrare e perfezionare questo stesso documento.
Descrittori utilizzati per Giudizio sulla Scheda: definizione e interpretazione

1) Attenzione: si guarda alla “capacità di seguire l’azione didattica”, sia in lezione frontale sia in momenti di lavoro collettivo o di gruppo. Non si considera l’efficacia dell’apprendimento, in quanto derivante anche da altre doti o abilità.
1. L’ attenzione è costante, intenzionale, autonoma.
2. L’attenzione è adeguata al lavoro proposto.
3. L’attenzione buona presenta qualche pausa.
4. L’ attenzione è discontinua, ma si ravviva quando è stimolata dal docente.
5. L’attenzione è fragile e dipendente dall’interesse personale.

2) Impegno personale: del tutto sganciato dai risultati, questo indicatore sottolinea “la disponibilità a fare il possibile per rendere positivo il percorso scolastico”, valorizzare la relazione educativa sia studente-studente sia studente-docente sia studente-lavoro domestico.
1. L’impegno è costante, collaborativo e propositivo.
2. L’impegno è costante, collaborativo.
3. L’impegno in aula è nel complesso positivo, ma spesso non supportato da adeguato consolidamento con lavoro personale.
4. L’impegno in aula è discontinuo e condiziona la qualità del consolidamento personale delle conoscenze e delle abilità.
5. Di frequente si nota fatica a partecipare all’attività d’aula.

3) Cura del materiale: cioè quanto serve nelle varie discipline, dal libro al quaderno alle scarpe da ginnastica. Ogni ragazzo è tenuto ad avere tutti gli strumenti di lavoro e non ha diritto a pretenderli in prestito dai compagni, perché ciò condiziona il ritmo della lezione o il lavoro del compagno diligente. Il primo materiale è il diario ben curato, che permette alla famiglia il controllo della cartella. (qui non icompiti)
1. Il materiale è sempre adeguato alle attività programmate.
2. Il materiale di solito è adeguato alle attività programmate.
3. In alcune materie al cura del materiale è inadeguata.
4. Il materiale parziale spesso compromette l’esito delle attività.
5. La cura del materiale è ancora un’abilità inadeguata.

4) Efficacia del metodo di studio: si riferisce a modalità complessiva di lavoro, considerando sia la performance saltuaria (potenzialità) sia l’ampiezza delle competenze consolidate (preparazione raggiunta) sia la capacità di interpretare al meglio le indicazioni dei docenti (istruzioni di lavoro).
1. Il metodo è autonomo, rapido ed efficace.
2. Il metodo di studio è autonomo e costante.
3. Il metodo è positivo, ma non regolare.
4. Le istruzioni sono comprese e applicate con diligenza.
5. Nelle attività pratiche ed operative il metodo è efficace.
6. Difficoltoso l’autonoma applicazione delle istruzioni e delle procedure.
7. Il metodo di studio è autonomo e rapido, ma non costante.

5) Capacità di comunicare in modo efficace: considera la capacità di trasmettere conoscenze ed opinioni con la parola scritta e orale in ogni disciplina. Nello scritto vale anche il rispetto delle regole del genere letterario richiesto.
1. L’esposizione è corretta, articolata, lessicalmente ricca.
2. L’esposizione è corretta e lineare; il lessico è adeguato.
3. L’esposizione, corretta, è semplice per struttura e lessico.
4. L’esposizione imprecisa complica la trasmissione di argomenti articolati.
5. L’esposizione difficoltosa complica la trasmissione di esperienze e conoscenze.

6) Rispetto delle regole e degli ambienti: tutto quanto attiene alla “buona educazione nelle relazioni con le persone, le cose, gli spazi” Si guarda a ciò che accade in ogni ambiente da aula a cortili, da pullman a luoghi visitati nelle uscite; e ad ogni momento in cui il ragazzo è sotto la responsabilità della scuola e la rappresenta. A maggior ragione riguarda il rapporto con tutto il personale della scuola da ATA a Presidenza.
1. Il comportamento è corretto e responsabile.
2. Il comportamento è di solito corretto e sensibile ai richiami degli adulti.
3. Il comportamento non sempre è adeguato alla situazione.
4. Il comportamento, troppo spontaneo, spesso non è adeguato alla situazione. (con Livello C influisce sulla gita)
5. Il comportamento segue l ’interesse del momento, anche in opposizione a indicazioni da poco ricevute. (con Livello C influisce sulla gita)

7) Partecipazione alla gita:
1. Il Consiglio di classe, considerato l’inadeguato impegno scolastico, decide l’esclusione dalle prossime gite scolastiche.
2. Il Consiglio di classe, considerato l’inadeguato rispetto delle regole e degli ambienti, decide l’esclusione dalle prossime gite scolastiche.
3. Il Consiglio di classe, considerato sia il comportamento sia l’impegno, decide l’esclusione dalle prossime gite scolastiche.

Altre informazioni inserite nel “Giudizio Globale” solo per le situazioni critiche:
8) Rischio di non promozione a fine anno:
1. Il Consiglio di Classe decide l’invio di raccomandata RR, per dettagliare alla famiglia l’attuale situazione complessivamente molto critica e pregiudizievole.
9) Promozione di ragazzi in difficoltà e con programma di recupero personalizzato:
1. Considerate le lacune ancora presenti, lo svolgimento completo e diligente delle lavoro estivo è condizione ineludibile per affrontare la classe successiva con realistiche possibilità di proficuo progresso fino ad esito finale positivo.

Note:

  • Il Collegio Docenti sa bene che nessuna definizione copre tutte le sfumature del vissuto degli studenti, ma è anche convinto che il fine del “giudizio descrittivo” sia quello di favorire e indirizzare il confronto personale tra le tre componenti del processo formativo: studente, famiglia, scuola.
  • Il giudizio si basa su comportamenti visibili e su fenomeni misurabili: non ha alcuna intenzione di indagine psicologica.