Storie di formazione

Il buio oltre la siepe, di Harper Lee

Il libro Il buio oltre la siepe (in originale To kill a mockingbird) è stato scritto da Harper Lee, nata nel 1926 a Monroeville, in Alabama. È stato pubblicato nel 1960 in America e ha vinto il premio Pulitzer. In Italia è stato pubblicato nel 1962 e ha riscosso molto successo.

I protagonisti principali sono 2 bambini, Jean Louise Finch (chiamata Scout) e Jem Finch, figli dell’avvocato Atticus Finch, impegnato a difendere un afroamericano accusato di aver violentato una ragazza bianca.

Atticus farà tutto il possibile per dimostrare l’innocenza di Tom Robinson (l’afroamericano) e ci riuscirà, ma il diffuso e duro pregiudizio razziale, tipico dell’Alabama degli anni ’30 renderà vani i suoi sforzi. Alla fine del processo in tribunale Atticus riesce a dimostrare l’innocenza di Tom Robinson e la colpevolezza di Bob Ewell (il padre della ragazza violentata), ma quest’ultimo si rivolterà contro Atticus e la sua famiglia in un modo orribile.

I temi trattati in questo libro sono la vita dei bianchi e dei neri nel sud degli Stati Uniti, i pregiudizi dei bianchi verso gli afroamericani e l’atmosfera di disprezzo che c’era tra le due comunità, che vivevano in due mondi separati e diversi.

A me questo libro è piaciuto molto, perché contiene un messaggio molto importante e molto attuale, contro ogni forma di pregiudizio; inoltre ha una trama avvincente e il contesto storico è descritto in modo dettagliato. Una cosa che mi è sembrata interessante riguarda la tecnica narrativa: infatti il libro inizia raccontando un evento che verrà poi spiegato alla fine della narrazione.

Claudio M. 1C

CHE ANIMALE SEI ? Storia di una pennuta, di Paola Mastrocola

“Ma un gatto lo sa di essere un gatto?”
E un’anatra sa di essere un’anatra e non la figlia di una pantofola? Questi sono gli interrogativi che sorgeranno nelle menti dei giovani lettori. Essi si troveranno catapultati in un mondo dove nulla è come sembra, dove i lupi sono scrittori e dove le anatre fondano dei club esclusivi. Paola Mastrocola, l’autrice, racconta con ironia e un pizzico di follia le avventure di una giovane anatra alla ricerca di se stessa. Il forte desiderio di integrarsi in un gruppo, o semplicemente di trovare degli affetti e delle amicizie, la porteranno a incontrare personaggi strani e curiosi. Osservando la copertina del libro si penserebbe di trovarsi davanti ad un libro per bambini. Un’anatra bianca, un po’ buffa, se ne sta seduta su uno sgabello rosso. Ritengo invece che anche gli adulti possano trovare interessante e piacevole questa lettura. I messaggi che cerca di trasmettere sono universali e veri più che mai in questo periodo di incertezza. Il senso di appartenenza ad un gruppo, il bisogno di affetto e amicizia, l’integrazione e l’accettazione del diverso. Questi sono solo alcuni degli argomenti che vengono trattati con semplicità e simpatia dall’autrice. Ho trovato il libro divertente e leggero nonostante i contenuti seri e importanti. Leggendolo non potevo fare a meno di farmi alcune domande: “come mai abbiamo così tanto bisogno di una famiglia o semplicemente di un gruppo?” e ancora “perché gli altri si sentono in diritto di dirci chi dobbiamo essere?”. Domande alle quali solo in parte sono riuscita a dare risposta tramite le pagine di Mastrocola. Tutti noi abbiamo bisogno di amare e di essere amati. Abbiamo bisogno di sentirci come gli altri, uguali agli altri nella nostra diversità. E allora ecco che grazie all’amore e all’amicizia ogni barriera viene scavalcata ed ecco che davanti ai nostri occhi un’anatra sposa un lupo. Strano, ma vero. Ho letto molto volentieri questo libro e lo consiglio a tutti. Dopotutto non può mancare sul comodino un libro in cui un’anatra chiama una pantofola “mamma”!

Agnese Cornia 2A

I ragazzi della via Pal. Di Ferenc Molnár

Questo libro narra la storia di un gruppo di ragazzi, il cui luogo di ritrovo è il campo abbandonato situato nel centro della città di Budapest e sul quale sorge una vecchia segheria. Questo immenso terreno è per loro il regno della fantasia in cui i ragazzi fingono di essere i componenti di un esercito. Il capo della banda è l’intelligente e determinato Boka. L’unico soldato semplice è il piccolo, giovane e smilzo Nemecsek che dimostrerà di essere il più coraggioso durante la battaglia contro la banda nemica che tenterà di conquistare il campo. Da qui, si susseguono tradimenti, colpi di scene, sfide e scontri. La battaglia terminerà con un finale inaspettato e
commovente. La lettura di questo libro è molto emozionante e coinvolgente. In alcuni momenti, infatti, ti sembra di essere uno dei Ragazzi della Via Pal e di trovarti nei luoghi in cui si svolgono gli avvenimenti. In particolare di questo libro mi ha colpito il comportamento di Boka e di Nemecsek. Boka è un capobanda astuto, severo, ma allo stesso tempo compassionevole soprattutto con il piccolo Nemecsek, sempre disponibile ad aiutare i compagni di squadra e capace di perdonare i traditori. Nemecsek è invece un fanciullo generoso, molto altruista, onora la squadra e si dimostra un vero eroe perdendo la vita per salvare il campo. Consiglio a tutti i ragazzi di leggere questo libro che racconta i veri valori dell’amicizia: fedeltà, onestà, perdono, generosità, altruismo, rispetto…
In un’epoca in cui le nostre amicizie sono ormai tutte virtuali, la lettura mi ha fatto capire che possiamo divertirci in modo semplice creando giochi con la nostra fantasia. Ma quello che conta di più è divertirsi stando insieme!

Gabriele Bovina 1B