Cari ragazzi,
il Natale riaccende nel mondo una nuova speranza, che vince una notte
che sembrava non finire e che risveglia i cuori con il suo messaggio di vita e
di rinascita.
Ogni 25 Dicembre ha il proprio motivo per sentire la necessità di questo
annuncio. Si spera in un mondo senza più malattie, più equo, senza guerre…
E ogni anno che ricomincia è un nuovo inizio pieno di possibilità, promesse e
desideri.
“Desiderio” deriva dal latino de- (distante da, via da) e sidera (stelle); se
desidero qualcosa è perché sento un vuoto, una mancanza, un’aspirazione a
qualcosa.
Sia voi ragazzi che noi adulti abbiamo sempre nuovi desideri, è naturale, perché nella vita nessuno si sente mai arrivato. Nemmeno i grandi. Per fortuna.
Il primo augurio per tutti noi è che sappiamo distinguere i desideri più profondi dai bisogni o piaceri momentanei; i desideri che possono veramente renderci più maturi, più realizzati, più liberi. Quelli che implicano quello che vogliamo essere o fare per il mondo.
E poi il secondo augurio è che possiamo passare dal desiderare al lavorare per ottenere ciò che vogliamo.
Che i nostri desideri non restino vaghe aspirazioni ma diventino il nostro compito per il 2022, la bussola che orienta (trova l’Oriente) le nostre azioni, come da sempre fanno le stelle per i naviganti, per l’anno tutto nuovo che comincia.
Che iniziamo a realizzarli un pezzetto per volta con le mani, la testa, il cuore e la fatica di ogni giorno.
Da parte dei Padri Giuseppini, di tutti gli insegnanti, del personale scolastico e mia, tantissimi auguri di un Natale pieno di speranza e di un nuovo anno pieno di desideri.
Maria Elena Casarini, preside.